Le bottiglie di plastica non le butto mai: ci costruisco girandole. I rotoli di carta igienica li conservo: ci faccio burattini o strumenti musicali. La carta usata serve per impasti molto interessanti. Se un vecchio abito non può servire ad altri, gli tolgo bottoni e cerniere, fibbie e passanti: diventano utili, quando assembli una bambola, o decori una maglietta. Quando qualcosa proprio non mi serve più, la butto. Nel raccoglitore del colore giusto. Tanto siamo adulti: non dovremmo avere problemi coi colori!
"Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". Lavoisier (chimico 1743-1794 da molti considerato padre della chimica moderna). Tutti gli anni produciamo sulla terra due miliardi di tonnellate di spazzatura domestica. Al ritmo attuale, da oggi al 2050 la produzione mondiale di rifiuti sarà moltiplicata per quattro! Cos'è possibile fare per rallentare questa crescita e preservare l'avvenire del pianeta, quando la durata di vita di un sacchetto di plastica è di 450 anni, e quella di una bottiglia di vetro è di 4000 anni? Mettere a punto leggi e misure che favoriscano la raccolta, lo smistamento, il riciclaggio e l'eliminazione appropriata dei rifiuti, è l'impegno dei Governi. A livello individuale: imparare a controllare il consumo, a conformarsi alle regole dello smistamento e a riutilizzare invece che semplicemente gettare per amare il mondo che ci circonda.
(La raccolta differenziata a piccoli passi, Gèrard Bertolini, Claire Motte, Motta Junior 2008, € 9.50- ISBN: 8882792919)
Nessun commento:
Posta un commento