VI SCRIVO LA MIAMia nonna aveva un canarino giallo di nome Charlie e ne andava orgogliosa. Charlie cantava molto e noi, per zittirlo, suonavamo la sua gabbia come un'arpa. ora con una matita, ora con le unghie, ora con le posate. Il tutto veniva ovviamente eseguito fuori dallo sguardo della nonna matrona. Un giorno raccontai a mio cugino che una piuma staccata ad un canarino mentre canta, diventa un portafortuna per la vita. Il baccalà, eroicamente, decise di tentare la sorte. Aprì la porticina della gabbia e, prima ancora di riuscire a infilarvi la mano, lasciò che il canarino uscisse indisturbato. Non fu tanto quel gesto, ad irritare la nonnina (anche perchè il pennuto non andò molto lontano e si lasciò prendere senza troppi batticuori). Il problema nacque quando, vedendo fuggire la bestiola, il bestione si agitò e lasciò cadere la gabbia. La gabbia era grandicella, di quelle col treppiedi. Perdendo l'equilibrio cadde sulla credenza. Quella con le antine in vetro. Quella dove la temuta nonnetta conservava i servizi di piatti e bicchieri di quando si sposò. Mai utilizzati prima. Un prezioso e caro ricordo andato in frantumi. Non ricordo che punizione toccò a mio cugino, ma ricordo che, prima ancora di riceverla, per la paura,diventò più giallo di Charlie!
IL CONTENUTOAncora un libro della storica serie del 1945.
Munari ideò questi libri/album animati per i bambini utilizzando grandi immagini, pagine ed inserti di diverse dimensioni, fori e fustelle, per creare curiosità ed attesa in chi guarda. L’album racconta tre delicate e eleganti storie di tre uccellini che finiscono in gabbia.
(Storie di tre uccellini, Bruno Munari, Corraini 2001, collana Bruno Munari, € 15,50- ISBN: 9788887942118)