Ora lo so, penserete male della mia famiglia. Il fatto è che, quando iniziò a formulare le sue prime frasette, mia cugina prese a descrivere la sua vita precedente a questa. Diceva cose del tipo:"Quando ero piccola, che ero un cane, non usavo il cucchiaio", oppure:"Quando ero piccola, che ero un cane, dormivo fuori". Tutti sorridevamo inteneriti, certi che prima o poi avrebbe smesso. La storia, invece, andò avanti per un annetto e c'era già chi parlava di reincarnazione. Un bel giorno, al suo annuncio:"Devo fare cacca", la mamma la portò sotto un albero e le disse che, visto che era stata un cane, poteva benissimo farla lì. Da quel momento le sue avventure da cani sono finite nel dimenticatoio. Tutto sommato era divertente, ma di che mi lamento? Ho sempre mio cugino!
IL CONTENUTO
In un lontano regno d’Oriente, nel bel mezzo di una festa, il figlio del Re perde la ragione, e comincia a credersi un pollo. Senza abiti, zampetta sotto a un tavolo, nutrendosi solo di chicchi di grano. Che farà il re? Dottori e astrologi non sanno guarire il principe, e neppure il passare del tempo muta i suoi strani comportamenti. Nessun rimedio ragionevole sembra ottenere risultati. Ma infine giunge alla corte del Re un vecchio saggio, che farà una cosa in apparenza irragionevole... In questo magnifico album illustrato con tavole dai toni caldi e dorati dal bravissimo Emiliano Ponzi, Moni Ovadia racconta una buffa favola yiddish che, come spesso accade mischia le carte in tavola e sovverte il modo di ragionare ovvio e banale a cui, troppo spesso, ricorriamo per affrontare i nostri problemi.
(Il principe e il pollo, Ovadia Moni, Emme Edizioni 2006, €12,90- ISBN: 8879278622)
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