martedì 24 febbraio 2009

ROALD DAHL, IL VICARIO, CARI VOI

VI SCRIVO LA MIA
Parto dal presupposto che trovo il binomio Dahl-Blake praticamente perfetto. Questo è l'ultimo regalo che Roald Dahl ci ha confezionato e, devo dire, lo smalto ce l'aveva ancora tutto. Si tratta di una storia ricca di giochi di parole (che responsabilità per le traduttrici), di personaggi straordinari e di umorismo pulito, ma si tratta anche di un'occasione per affrontare un argomento delicato come la dislessia.
IL CONTENUTO
Il vicario Robert Ettes ha una strana peculiarità: senza accorgersene a volte pronuncia le frasi al contrario, e altre mescola le lettere delle parole formandone di nuove con un significato tutto diverso, con grande stupore (e a volte indignazione) dei suoi parrocchiani. Come trovare una soluzione a un problema che rischia di fargli dire cose MOLTO IMBARAZZANTI? Ancora una volta si ride, si pensa, si gioca con il vicario e Roald Dahl, maestro giocoliere della parola che racconta di quando il linguaggio sfugge... di bocca.L’ultimo, divertentissimo racconto del folgorante Dahl è anche un gesto d’amore: tutti i diritti di questo libro sono devoluti al Dyslexia Institute di Londra, una Fondazione per la cura della dislessia.
(Il vicario, cari voi, Dahl Roald, illustrazioni di Quentin Blake, Salani 2007, € 10.00- ISBN: 8877822740)

Nessun commento:

Posta un commento