domenica 6 novembre 2011

ANTOINETTE PORTIS, NON E' UNA SCATOLA


VI SCRIVO LA MIA
Per il suo compleanno il bimbo di quattro anni ricevette troppi regali. Piste per gare automobilistiche con doppio giro infuocato della morte, un banco da lavoro con trapano a pile e sega circolare a pedale corredato di ogni ben di dio di attrezzatura che un carpentiere possa sognare, mini pc personale per rompere il ghiaccio con la tecnologia senza provocare danni al portatile di mamma e papà, vespino elettrico rosso fiammante e relativo casco in tinta con simpatiche orecchie da orsacchiotto in morbidissimo pelo, psp ultimo modello con kit di custodie intercambiabili da abbinare al maglioncino indossato, miniature da collezione dei personaggi del cartone animato preferito, elicottero telecomandato per attività all'aria aperta e non sto ad elencare il resto. I genitori regalarono ad un'opera pia il comò di famiglia in legno massiccio per fare spazio ad un capiente armadio Ikea, dove tutti quei giochi trovarono posto. La nonna del bambino di quattro anni che viveva in casa con loro, prese a domandarsi come mai il nipote, pur possedendo quella montagna di roba, continuasse a giocare per ore con le scatole delle sue medicine.
IL CONTENUTO
Perchè ti sei seduto in una scatola?
Non è una scatola.
Che cosa fai su quella scatola?
Non è una scatola!
Una scatola e' giustamente una scatola... a meno che non sia una scatola. Da una montagna fino ad un razzo spaziale, il coniglietto di questa storia dimostra ai lettori che una scatola puo' essere tutto quello che la nostra immaginazione ci permette.
(Non è una scatola, A. Portis, Kalandraka 2011, € 14,00- ISBN 978-88-95933-32-0)

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